Incollato e flottante. Ci sono due modi per posare il parquet. Il primo si spiega quasi da solo. Sul pavimento preesistente, altrimenti detto massetto, si stende uno strato di colla sul quale, successivamente, si appoggiano le liste di legno dell’essenza scelta.
Oggi si usano colle silaniche, cioè a base di Xilene, che presentano migliori caratteristiche rispetto a quelle tradizionali. Sono più facili da manipolare e hanno una migliore eco compatibilità, attestata dall’assenza sulle etichette di simboli di rischio, solventi e ammine, classificazione GEV Emicode EC1®, contenute emissioni di sostanze organiche volatili e particolari precauzioni d’uso. A questo proposito, Mapei è un’azienda molto sensibile.
La posa flottante, altrimenti detta galleggiante, prevede l’appoggio del legno sul pavimento preesistente. I listelli sono semplicemente incastrati gli uni agli altri per mezzo della combinazione maschio-femmina.
Sul pavimento originale viene steso un “materassino” di materiale isolante, per proteggerlo dall’umidità, dagli sbalzi di temperatura e aumentarne l’insonorizzazione.
La posa flottante è particolarmente indicata per chi vuole preservare il pavimento esistente o laddove non vi siano le condizioni idonee per posa a incoraggio.
La posa incollata è adatta a tutti i formati, mentre la flottante è indicata per le liste di grandi dimensioni.
Affidarsi a un professionista che ha realizzato decine e decine di posature nella propria carriera è una garanzia matematica di un lavoro eseguito a regola d’arte, che durerà nel tempo e non darà mai problemi.
L’esperienza dell’artigiano, inoltre, è decisiva anche nella scelta delle colle. Sapere leggere le etichette, sapere riconoscere la qualità di un prodotto, è ciò che fa la differenza tra un lavoro eseguito con scienza e coscienza, da uno no.
Perché oltre all’estetica della casa, sono in gioco anche la vostra salute e quella del posatore.